“Backstage”, il napoletano Yuri Pascale Langer debutta al cinema
È disponibile da oggi 13 ottobre sulla piattaforma Prime Video di Amazon il film Backstage – Dietro le quinte del regista Cosimo Alemà. E del cast fa parte anche il giovane Yuri Pascale Langer al suo debutto cinematografico. Napoletano 26enne, nella pellicola Yuri interpreta il ruolo di Rudy, uno dei nove ragazzi che hanno superato l’audizione per partecipare a uno spettacolo prodotto dal Teatro Sistina. Ma presto gli aspiranti artisti scopriranno che in realtà i posti disponibili sono solo quattro. E a quel punto inizierà un’ulteriore selezione, che premierà i migliori nel canto, nel ballo e nella recitazione.
Unico napoletano entrato nel cast, Yuri ha coltivato fin da bambino la passione per la musica, influenzato anche dal padre Ninni, che tra gli anni Settanta e Ottanta arrivò a Sanremo con i Walhalla, band messa su con la sorella Gabriella. Ora il ragazzo fa il suo debutto al cinema, dopo esperienze a teatro e un diploma all’accademia di musical.
Le audizioni per Backstage
«È stato davvero molto emozionante far parte del progetto Backstage – racconta Yuri Pascale Langer –. Ho sempre fatto audizioni per il teatro, musical in particolare, dove dovevo cantare, ballare e recitare per superare le selezioni. Perciò il provino per Backstage è stato il primo della mia vita per un progetto cinematografico».
Un’esperienza in cui realtà e finzione si sovrapponevano continuamente: «Di solito i provini per i film sono sempre chiusi e poco accessibili; ma per Backstage cercavano nuovi performer esordienti, quindi i casting sono passati anche per l’accademia di musical nella quale mi sono diplomato. Così ne sono venuto a conoscenza e ho partecipato». E, come la trama del film, essere scelti non è stato facile: «Ho dovuto superare quattro selezioni e ogni volta dovevo cantare, ballare e recitare. Alle audizioni si sono presentati più di mille ragazzi, ma ne potevano scegliere solo nove. Insomma, è stata dura e sono davvero molto fiero di me stesso per avercela fatta».
Yuri e Rudy si somigliano molto
«Il personaggio che interpreto, Rudy, è un ragazzo molto dolce e positivo, che viene da una famiglia umile – spiega l’attore –. Lui ha un meraviglioso rapporto con il padre che è quasi il suo migliore amico e confidente. E proprio al padre rivela che si è innamorato di un suo compagno di audizione… Ma non voglio fare spoiler, meglio non rivelare troppo della trama».
Un personaggio nel quale Yuri ha ritrovato molto di sé: «Io e Rudy ci somigliamo in molte cose: nella dolcezza, nel modo in cui ci relazioniamo con l’amore e nel rapporto confidenziale che abbiamo con i nostri padri». Aderenze che gli hanno facilitato il compito: «Infatti, non ho avuto grandi difficoltà nell’interpretarlo, proprio perché era molto affine a me. Invece, qualche problema l’ho avuto nel ritrovarmi per la prima volta davanti a una macchina da presa, considerando che ho sempre recitato in teatro. E i due mondi sono tanto diversi tra loro. Ma è stato entusiasmante, tutto ciò che c’è dietro l’obiettivo mi affascina tantissimo».
Backstage è stata una scuola
Dunque, è molto entusiasta Yuri Pascale Langer di questo suo esordio cinematografico, un’esperienza che gli ha dato tanto: «Quello che Backstage mi lascia in eredità sono gli amici e le relazioni che ho stretto – confida l’attore –. E poi ho scoperto in Cosimo un regista eccezionale, attento al dettaglio, colmo di passione e sempre pronto ad ascoltare e ad aiutare. Credo siano poche le persone al mondo colte musicalmente come lui. Ed è stato sempre grazie a lui se ho scoperto tanta buona musica. Infine, ci sono i miei compagni di set, che invece sono pazzi, uno più dell’altro. Abbiamo convissuto per tre mesi durante le riprese del film e ne sono successe davvero tante. Certo, abbiamo avuto anche i nostri momenti in cui volevamo ucciderci, ma alla fine ci siamo trovati davvero bene insieme. E credo che la nostra complicità si percepisca attraverso lo schermo».
Tre mesi che sono stati un importante momento di crescita: «Questo film per me è stato una scuola – spiega –. Ho imparato come si sta su un set cinematografico, esperienza per me completamente nuova. E così mi sono innamorato di questo mondo, tanto che, coltivando la passione anche per la direzione della fotografia, andavo sul set anche quando non dovevo girare le mie scene per poter rubare e imparare il più possibile. Insomma, mi sono goduto ogni giorno di riprese e voglio assolutamente continuare per questa strada, ma non lasciando mai il teatro che resta la mia prima casa».
La musica resta il primo amore
Ma oltre al cinema e al teatro c’è la musica, che resta il primo amore: «La musica per me è tutto – confessa Yuri –. È dove mi rifugio ogni volta che posso ed è anche quella che mi aiuta a stare bene. Credo che devo alla musica il mio ruolo in questo film». Poi rivela: «Per la prima audizione c’era stato chiesto di portare un brano che ci rappresentasse, così io ne ho cantato uno mio, accompagnandomi con la chitarra. E la canzone è piaciuta così tanto al regista e al produttore, che hanno deciso di inserirla nel film, modificando anche le caratteristiche del mio personaggio, che non era previsto suonasse la chitarra. Il brano si chiama Quel Fiore ed è esattamente quello che canto durante la scena dei provini all’inizio di Backstage. E poi c’è anche un mio secondo brano, Filtri, che si ascolta in sottofondo in una scena di gruppo in cui noi ragazzi siamo a cena fuori. Sono molto orgoglioso del fatto che la mia musica sia presente in questo film; quando me lo dissero, non riuscivo più a staccarmi il sorriso dalla faccia».
Artista a 360 gradi
Quindi, per Yuri Pascale Langer si prospetta una carriera da showman: «Voglio essere un artista a 360 gradi, non precludendomi nulla. Il palco è la mia casa: che sia quello di un teatro o di un concerto, è lì che riesco a sentirmi me stesso; è lì che provo emozioni così forti da togliermi il fiato. Vorrei portare avanti un progetto musicale e pian piano pubblicare anche la mia musica, cosa che avverrà tra pochissimo perché il primo singolo è già pronto».
Insomma, in un modo o nell’altro, è molto probabile che si parlerà ancora di lui prossimamente: «Sto facendo molti provini, sia per il cinema che per il teatro, ma devo ancora ricevere delle conferme. Per quanto riguarda la musica, invece, vorrei lavorare al mio primo album: ho così tanta voglia di esprimermi e così tante idee che non so più come contenerle». Ma intanto si gode il suo esordio cinematografico: «Spero che questo film mi porti fortuna, sono davvero felice di averne preso parte. Non potevo desiderare una prima esperienza nel cinema migliore di questa».
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