Barcellona-Napoli 1-1, azzurri belli solo a metà
Finisce in parità Barcellona-Napoli, gara di andata del playoff per accedere agli ottavi di Europa League. Un 1-1 che alla squadra di Spalletti va più che bene, anche se da quest’anno i gol segnati in trasferta non valgono più doppio in caso di parità. Perciò la qualificazione resta aperta e tra sette giorni allo stadio Maradona gli azzurri avranno molte possibilità di passare il turno ed eliminare dalla competizione gli spagnoli.
Certo resta il rammarico per una partita che il Napoli aveva iniziato molto bene, riuscendo spesso a eludere il pressing dei blaugrana. E, al tempo stesso, Osimhen e compagni arrivavano a sporcare le linee di passaggio degli avversari.
Insomma, per tutto il primo tempo i partenopei sembrano tener testa ai più quotati padroni di casa. E anche se sono proprio loro a mancare un gol clamoroso al 28’, il vantaggio realizzato da Zielinski un minuto dopo è tutt’altro che un fulmine a ciel sereno. Poi nel secondo tempo il Barcellona entra sul terreno del Camp Nou più determinato e inizia a imporre il proprio gioco, mentre il Napoli è più remissivo anche perché cala fisicamente.
Il primo tempo di Barcellona-Napoli
Ciononostante, al fischio finale gli azzurri portano a casa un ottimo pareggio. Ma questo Barcellona-Napoli poteva terminare con un risultato diverso e premiare la supremazia degli uomini di Xavi esercitata per tutto il secondo tempo. Infatti, il peggiore tra le fila catalane è senza dubbio Ferran Torres, che ha tre nitide occasioni per segnare ma le spreca malamente.
La prima capita sul piede destro dell’attaccante spagnolo al 28’, quando Rrahmani regala palla ad Aubameyang che la cede subito al compagno di reparto, liberandolo davanti a Meret, ma il numero 19 tira a lato. E un minuto dopo il Napoli passa in vantaggio: Elmas riceve il pallone da Zielinski sulla destra, con un paio di finte si libera di un avversario, poi trova di nuovo il polacco a centro area con un rasoterra; il centrocampista batte di sinistro, tenendo bassa la palla, e Ter Stegen compie un miracolo respingendo il tiro proprio sul destro di Zelo, che stavolta alza la mira e infila il pallone sotto la traversa. E il numero 20 sarà uno dei migliori in campo tra gli azzurri.
Nel secondo la musica cambia
Il primo tempo termina con gli ospiti in vantaggio, ma nella ripresa la musica cambia. Infatti, il Barcellona ritrova il suo gioco anche perché il Napoli non riesce a pressare con la stessa efficacia della prima frazione. E al 59’ gli spagnoli pareggiano con Ferran Torres che segna su rigore. Un penalty assegnato dall’arbitro dopo aver rivisto al video un impercettibile fallo di mano commesso da Juan Jesus su un tiro-cross di Adama Traorè proveniente dalla sinistra della difesa napoletana.
Da qui in poi la partita diventa quasi un monologo blaugrana, con gli spagnoli che nei minuti finali sfiorano almeno in tre occasioni il colpo del ko: all’87’ e al 92’ ancora con Ferran Torres, mentre al 90’ è De Jong a spaventare Meret con una spettacolare rovesciata. In quelle fasi concitate, dove il gioco è spesso interrotto da cambi e infortuni, anche il Napoli si costruisce un’azione per mettere a segno il gol vincente: Mario Rui pesca Mertens in area, ma il belga riesce solo a toccare il pallone, che giunge innocuo tra le braccia di Ter Stegen.
Così, l’arbitro fischia la fine di Barcellona-Napoli, dopo nove lunghissimi minuti di recupero, rimandando ogni discorso di qualificazione al match del 24 febbraio, quando al Maradona entrambe le squadre dovranno scendere in campo per vincere.
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