Figli di coppie omogenitoriali: «A Napoli se ne tutelino i diritti»

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Anche il Consiglio Comunale di Napoli si schiera dalla parte dei figli di coppie omogenitoriali, chiedendo di trascrivere i nomi di entrambi i genitori sui loro documenti. Da tempo, infatti, in Italia è aperto lo scontro tra il Ministero degli Interni e alcuni sindaci sulla possibilità di riconoscere al nascituro, concepito all’estero attraverso la maternità surrogata o anche nel nostro Paese con la fecondazione eterologa per volontà di due persone dello stesso sesso, di avere due papà o due mamme.

Così, in assenza di una legge che in Italia disciplini le famiglie nate dall’unione di due persone omosessuali, il governo Meloni il mese scorso ha fermato gli atti amministrativi con cui i sindaci, di loro iniziativa, riconoscevano la genitorialità a queste coppie.

Tutelare i diritti dei figli di coppie omogenitoriali

Ma lo stop imposto dall’esecutivo di centro-destra non è stato accolto di buon grado da molte Amministrazioni, quelle guidate dal centro-sinistra, che hanno annunciato battaglia per tutelare i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali.

E allora ieri il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato un ordine del giorno proprio a tutela di questi bambini. Presentato dal presidente della Commissione Pari Opportunità, Gennaro Esposito, con quest’atto si chiede al sindaco di Napoli di continuare a trascrivere gli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, indicando i nomi di entrambi i genitori, e di mettere in campo azioni politiche per il riconoscimento dei diritti dei minori nel rispetto dell’uguaglianza e della pari dignità.

Una richiesta appoggiata anche dall’assessora allo Sport e alle Pari Opportunità, Emanuela Ferrante, che ha garantito l’impegno dell’Amministrazione per la tutela dei diritti dei bambini senza distinzioni. L’ordine del giorno è stato, quindi, approvato a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri Salvatore Guangi e Iris Savastano di Forza Italia.

Soddisfazione dell’Arcigay Napoli

Naturalmente, la notizia è stata accolta positivamente dall’associazione Antinoo Arcigay Napoli: «Siamo soddisfatti di questa decisione presa dal Consiglio Comunale di Napoli e dell’Amministrazione guidata dal sindaco Manfredi – dichiara il presidente, Antonello Sannino –. Un atto a difesa e tutela dei diritti civili e delle famiglie lgbt, decisione che fa il paio con quella presa dal sindaco Sala dopo lo stop della Prefettura alla trascrizione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali. Un ringraziamento particolare al consigliere Gennaro Esposito, promotore dell’Ordine del Giorno, e a Emanuela Ferrante, assessore alle Pari opportunità del Comune, al sindaco e al Consiglio Comunale».

La fotografia a corredo di quest’articolo è stata generata dall’Intelligenza Artificiale.

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Gennaro Morra

Nato e cresciuto a Napoli, dove vivo attualmente, ho studiato informatica e sociologia. Ho tante passioni, ma quella che coltivo di più è la scrittura in tutte le sue forme. Sono giornalista pubblicista e ho all’attivo un romanzo, una raccolta di poesie, alcuni testi per canzoni, diversi premi vinti in concorsi di poesia e narrativa, collaborazioni con Repubblica Napoli e il Mattino.

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