“L’arte d’ ‘o pazzo”, Antimo Casertano porta in scena Vincenzo Gemito
Fino a stasera, domenica 1° maggio alle 18.30, al teatro Piccolo Bellini è in scena L’arte d’ ‘o pazzo; uno spettacolo di Antimo Casertano sulla vicenda umana dello scultore napoletano Vincenzo Gemito. E sul palco con lui ci saranno Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush e Giordano Zangaro.
Dunque, protagonista di questa pièce teatrale è l’uomo abbandonato sulla ruota degli esposti, figlio del dolore, come egli stesso ebbe a dire; e poi divenuto un grande e tormentato artista, sempre spinto oltre il limite, alla ricerca della perfezione delle forme.
L’arte d’ ‘o pazzo, ricerca su un personaggio tutto da scoprire
Ma per Antimo Casertano quella di Gemito è una storia su cui c’è bisogno ancora d’indagare.
«Si tratta di un artista – spiega l’attore e regista – di cui c’è ancora molto da conoscere e scoprire in maniera trasversale, dalla dimensione insieme locale e internazionale».
Infatti, Vincenzo Gemito amò la sua terra in maniera intensa e viscerale, dipingendo donne dal sapore mediterraneo; utilizzando come modelli ragazzi del popolo e uomini campani. Ma, parallelamente, le sue opere guadagnarono anche una dimensione ultra nazionale, apprezzate dalla Francia all’America.
«L’arte d’ ‘o pazzo – continua l’autore – si concentra sulla crisi, sulla frantumazione artistica e umana, piuttosto che sul successo; anche perché Gemito si tenne lontano dalle logiche di mercato e dalle mode del momento, ma assecondò il bisogno di esprimere se stesso fino in fondo».
L’uomo Vincenzo e l’artista Gemito
Per Casertano, poi, interessato ai moti e alla materia che plasmano l’uomo Vincenzo dietro e prima dell’artista Gemito, il racconto trascende la dimensione personale; ma diviene emblema della condizione umana, che non sa perdonarsi i suoi intrinseci limiti e fa i conti con la fragilità, i propri demoni, la possibile mediocrità di una scelta.
«Non credo al mito del genio folle – sostiene Casertano –. Infatti, la migliore produzione artistica di Gemito ci fu in una situazione di equilibrio emotivo e relazionale. Merito anche del supporto di sua moglie Nannina: è proprio vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna».
Casertano e Ioia portano in scena altri due personaggi storici
Oltre a recitare insieme in L’arte d’ ‘o pazzo, Antimo Casertano e Daniela Ioia sono entrambi impegnati nel progetto di Compagnia Teatro Insania con la terza edizione di Racconti per ricominciare. Un evento realizzato da Vesuvio Teatro ed Ente Teatro Cronaca, per la direzione artistica di Claudio di Palma e Giulio Baffi e che si terrà dal 25 maggio al 6 giugno.
Per l’occasione la location sarà Villa Signorini, dove i due attori interpreteranno due monologhi scritti dallo stesso Casertano dal titolo Innocenti confessioni. Due racconti su personaggi non proprio noti: Michele Marino, il cantiniere divenuto generale nella rivoluzione napoletana del 1799; e Angelina Romano, una ragazzina siciliana di nove anni, barbaramente uccisa, con l’accusa di brigantaggio dall’esercito piemontese nel gennaio del 1862. Un monito dal passato per il presente e il futuro.
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