Lazio-Napoli 1-2: gli azzurri si prendono la vetta all’ultimo respiro
Lazio-Napoli finisce con una vittoria degli azzurri all’ultimo secondo con un gol di Fabian Ruiz. Un successo che arriva dopo una settimana difficile per gli uomini di Spalletti, che avevano sprecato l’occasione per raggiungere il Milan in vetta alla classifica, pareggiando col Cagliari domenica scorsa. E poi giovedì aveva subito una sonora sconfitta dal Barcellona, uscendo dall’Europa League.
Perciò a Roma, contro la Lazio, serviva uno scatto d’orgoglio per approfittare dei nuovi passi falsi delle milanesi, come aveva chiesto lo stesso tecnico toscano nella conferenza stampa di presentazione della partita. Una reazione che la squadra ha avuto soprattutto nella ripresa, quando ha prima sbloccato il risultato e poi si è presa i tre punti negli ultimi secondi della partita, dopo aver subito il pareggio della Lazio a due minuti dalla fine.
Il primo tempo dominato dalla Lazio
Ma il primo tempo di Lazio-Napoli era stato tutto di marca biancoazzurra. Gli uomini di Sarri esercitavano la solita pressione, che il Napoli cercava di eludere con il suo possesso di palla. Spesso, però, difensori e centrocampisti sbagliavano gli appoggi, regalando il pallone agli avversari.
Così la Lazio riusciva a rendersi pericolosa in più occasioni. Subito al 6’ Milinkovic Savic, Felipe Anderson e Luis Alberto organizzavano un’azione da Play Station nell’area del Napoli, ma lo spagnolo metteva clamorosamente a lato. E due minuti più tardi era Immobile a sprecare su assist di Luis Alberto. Lo stesso attaccante napoletano al 21’ tentava di battere Ospina con un tiro a giro dal limite dell’area, che finiva alto. Poi al 41’ era Milinkovic Savic a incunearsi nella retroguardia azzurra dalla sinistra e, giunto nell’area piccola, cercava di appoggiare il pallone al centro, ma trovava i guantoni di Ospina.
Invece il Napoli si segnalava per un tiro di Insigne al 16’, deviato da Marusic, mentre al 21’ era Zielinski a provarci da fuori area, ma Strakosha si opponeva respingendo il tiro. E in un altro paio di occasioni i partenopei avrebbero potuto essere più pericolosi, se avessero condotto meglio il contropiede.
Nel secondo tempo il risultato si sblocca
Così, il primo tempo si chiudeva sullo 0-0, ma l’inizio della ripresa vedeva un Napoli più aggressivo. Eppure era ancora la Lazio a sfiorare il gol al 52’, quando Felipe Andersson tirava dal limite dell’area; Ospina si opponeva, ma respingeva il pallone verso il dischetto del rigore, dove Luis Alberto, già pronto al tap-in vincente, era anticipato da Koulibaly.
Ma la svolta della partita avveniva al 56’, quando Spalletti sostituiva un appannato Zielinski con Elmas. Il macedone, schierato dietro Osimhen, appariva subito più incisivo, tanto che al 63’ entrava nell’azione che portava in vantaggio il Napoli. Politano recuperava un pallone in attacco sulla fascia destra, lo cedeva al numero 7, che tagliava verso il centro e lo appoggiava a Insigne. E Lorenzinho dal limite dell’area scagliava un rasoterra che s’insaccava alla sinistra di Strakosha.
Era un colpo tremendo che faceva vacillare la squadra di Sarri. E quattro minuti dopo i biancazzurri rischiavano di andare ko: ancora dalla fascia destra Insigne pescava Osimhen nei pressi del dischetto del rigore; il nigeriano tirava e Strakosha respingeva il pallone proprio sui piedi del capitano azzurro che raddoppiava. Ma il VAR annullava il gol, documentando il fuorigioco del 24 sul tiro di Osimhen.
Lazio-Napoli decisa nei minuti finali
A quel punto saliva in cattedra Pedro, che Sarri aveva mandato in campo al 65’ per sostituire Zaccagni. Lo spagnolo prima chiamava Ospina alla grande parata volante con un sinistro scagliato dal limite dell’area all’82’; poi sei minuti più tardi, dopo una respinta di testa di Rrahmani, tirava a volo da fuori area e stavolta batteva il portiere azzurro.
Un eurogol che sembrava mettere un punto definitivo alla gara. E invece il Napoli tornava ad attaccare e nei quattro minuti di recupero provava ancora a far sua la partita. Così, era prima Osimhen a sfiorare il gol al 92’, poi ci pensava Fabian Ruiz a regalare la vittoria alla sua squadra: Insigne gli appoggiava il pallone al limite dell’area e lui faceva partire un sinistro diabolico, che non lasciava scampo al portiere laziale.
La gara praticamente finiva lì e gli uomini di Spalletti portavano stavolta completavano l’operazione “tornare primi in classifica”. Un primato che ora condividono con il Milan, a quota 57, mentre l’Inter segue a un punto ma con una partita da recuperare. E domenica sera al Maradona arrivano proprio i rossoneri per una sfida che rievoca gli anni ’80, quando il Napoli contendeva lo scudetto proprio alle due milanesi. Dolci ricordi che i napoletani sperano di rivivere, magari evitando di riportare la macchina del tempo proprio al maggio del 1988, quando Van Basten e compagni espugnarono il San Paolo e tornarono a Milano con una bella fetta di scudetto in tasca.
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