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Maschera di Osimhen, spunta quella realizzata dall’ambulante

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Strano che ancora nessuno ci avesse pensato, in una città dove tutto diventa folklore; ma ora qualcuno ha colmato anche questa lacuna. Infatti, domenica sera, fuori lo stadio Diego Armando Maradona, tra i vari venditori ambulanti che proponevano i soliti gadget, ce n’era uno che urlava: «Accattateve ‘a Maschera di Osimhen, è meglio di quella ‘e Batman».

Ed ecco che da qualche giorno le foto dell’uomo con la maschera di Osimhen sul volto sono diventate virali sui social network, scatenando l’ironia degli utenti. E, ovviamente, attorno al nuovo gadget, che replica il dispositivo di protezione indossato dl bomber azzurro, si è creata molta curiosità.

L’ambulante che s’è inventato la maschera di Osimhen

Così, la redazione de La Radiazza s’è messa a caccia dell’anonimo ambulante per saperne di più della sua maschera di Osimhen. E stamattina l’uomo è intervenuto telefonicamente nel programma in onda su Radio Marte.

«Qualche notte fa non riuscivo a dormire, pensando a un modo per guadagnare qualcosa – ha raccontato Luciano ai conduttori Gianni Simioli e Serena Li Calzi –. Di solito vendo sciarpe fuori lo stadio, ma quelle ce le hanno tutti e non riesco a guadagnare molto. E allora ho pensato di fare la maschera di Osimhen, che non aveva ancora nessuno».

Spinto da questa motivazione, Luciano si è messo a realizzare il nuovo gadget: «Le ho cucite io stesso, ne ho fatte 150 in una sola notte – ha spiegato ancora l’ambulante –. E l’altra sera hanno avuto molto successo, mi ha fatto i complimenti anche la polizia. Io avevo paura che volessero contestarmi qualcosa, invece hanno apprezzato la maschera e si sono complimentati».

L’iniziativa di Luciano ha provocato molto entusiasmo nello studio, tanto che qualcuno tra i presenti gli ha suggerito di cambiare slogan: «Osimhen non fa rima con Batman, ma devi dire: “La maschera di Osimhen, è meglio di quella ‘e Spiderman” oppure “’e Superman”».

La giornalista, Serena Li Calzi, invece, ha lanciato un’idea: «Per l’imminente Carnevale vestiamoci tutti da Osimhen, magari evitando costumi più improponibili, come quelli che riprendono lo stile del boss mafioso Matteo Messina Denaro».

Scaramanzia più che protezione

Ricordiamo che Victor Osimhen gioca con una mascherina sul volto dal gennaio 2022, quando tornò in campo, durante un Bologna-Napoli, dopo un’assenza di un mese e mezzo. Era stato un grave infortunio, causato da uno scontro di gioco avuto con Milan Skriniar, nel corso di Inter-Napoli del 21 novembre 2021, a fermare il nigeriano per tanto tempo. I due calciatori entrarono in collisione mentre saltavano, dandosi una terribile testata.

E a farne le spesse fu proprio l’attaccante del Napoli, che riportò una frattura scomposta allo zigomo. Rischiava di perdere un occhio, ma un delicato intervento chirurgico, nel quale furono applicate sul suo volto sei placche metalliche e 18 viti, riuscì a evitare il peggio. E al suo rientro in campo Victor fu costretto a indossare una mascherina che lo proteggesse dagli urti.

Creata dal dottor Roberto Ruggiero, la maschera di Osimhen è realizzata in carbonio e kevlar ed è leggerissima. Quando il calciatore iniziò a portarla durante le partite, si pensò a una precauzione temporanea; ma a distanza di un anno il bomber continua a indossarla, e non sembra avere nessuna intenzione di abbandonarla.

Eppure, come ha dichiarato lo stesso dottor Ruggiero, il calciatore è completamente guarito dall’infortunio, ma quella di continuare ad adottare la maschera è una scelta dettata dal sentirsi più sicuro e dalla scaramanzia. Infatti, da quando è diventato l’attaccante mascherato, Osimhen ha iniziato a segnare con una spaventosa regolarità. E, se va avanti così, gli affari andranno a gonfie vele anche per il creativo Luciano.

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Gennaro Morra

Nato e cresciuto a Napoli, dove vivo attualmente, ho studiato informatica e sociologia. Ho tante passioni, ma quella che coltivo di più è la scrittura in tutte le sue forme. Sono giornalista pubblicista e ho all’attivo un romanzo, una raccolta di poesie, alcuni testi per canzoni, diversi premi vinti in concorsi di poesia e narrativa, collaborazioni con Repubblica Napoli e il Mattino.

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