“Miracoli e rivoluzioni”, i Foja presentano il nuovo album
S’intitola Miracoli e rivoluzioni (Cd: Fullheads / Audioglobe – Digitale: Fullheads / Believe Digital) il nuovo album dei Foja. E la band napoletana presenterà quest’ultima fatica discografica allo Spazio Feltrinelli di piazza De Martiri giovedì 7 aprile alle 18.30. Uno showcase in cui Dario Sansone e co. eseguiranno alcuni brani di quello che loro stessi definiscono il disco della maturazione.
Con una tracklist composta da 12 brani, in effetti questo quarto album di inediti del gruppo folk/rock partenopeo si presenta corposo e ricco di significati. E sono tante anche le collaborazioni che lo impreziosiscono, rendendolo un lavoro di ampio respiro.
Gli ospiti di Miracoli e rivoluzioni
Infatti, Miracoli e rivoluzioni si caratterizza per le molteplici contaminazioni che i Foja sperimentano, spingendo la loro musica verso nuove forme e sonorità.
Così, la voce potente e verace di Dario Sansone si sposa con quella spigolosa e vulcanica di Enzo Gragnaniello nella profonda ’Nmiezo a Niente; in A cosa stai pensando?, invece, fa capolino Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti per una riflessione ironica sul mondo dei social network. E ancora c’è l’incursione del rap incalzante di Clementino nella struggente ballata Santa Lucia; mentre sono le funamboliche dita di Lorenzo Hengeller a suonare il pianoforte a ritmo di swing in Stella.
Si continua, poi, con la poesia napoletana di Alessio Sollo protagonista de L’Urdema Canzone; per giungere all’incontro internazionale con Alejandro Romero, che duetta con i Foja nella rilettura in napoletano dell’ormai classico A mano ‘e D10S, brano dedicato a Diego Armando Maradona e alla sua rivoluzione sportiva e umana.
Infine, nel disco c’è la presenza delle illustrazioni di Alessandro Rak, che firma la regia di Yaya e Lennie – The Walking Liberty. E proprio dall’ultimo lungometraggio d’animazione della Mad Entertainment è tratta Duje comme nuje; canzone sull’amore assoluto inserita nella colonna sonora dell’ultima fatica del regista napoletano, legato al leader dei Foja da amicizia e collaborazione decennale. Il brano è candidato ai David di Donatello 2022 nella categoria Miglior Canzone.
Un disco che somiglia a Napoli
«Miracoli e rivoluzioni ha avuto una gestazione difficile e ha dovuto superare molti ostacoli prima di vedere la luce – spiegano i Foja –. Ma ne siamo orgogliosi, è venuto proprio come l’avevamo immaginato: è un avanzamento del nostro suono folk, che si spinge verso nuove contaminazioni. Ed è un album che mette al centro l’Arte (con la A maiuscola), senza badare alle dinamiche contemporanee legate a numeri e dati. E poi è un disco che non cerca di dare risposte, ma pone domande».
Un lavoro condizionato dai due anni di pandemia: «È un disco girovago, che non ha avuto fissa dimora, ma si è composto a distanza nel tempo e nello spazio. È figlio di un nuovo modo di produrre musica e ha avuto la pazienza di aspettare per completarsi e trovare la sua anima. E ha vissuto la nostra distanza da lockdown come un punto di svolta e non come una debolezza. Infine, possiamo dire che si tratta del componimento che più somiglia alla nostra città, sempre in bilico tra il sovrannaturale del miracolo e il bisogno di rivoluzione».
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