“Rio” di Azul ft. Jovine, quando il grande fiume sfocia nel mare
Rio, il nuovo singolo di Azul feat. Valerio Jovine, da ieri è accompagnato da un videoclip pubblicato su Youtube. Uscito per l’etichetta Apogeo Records, il brano sancisce il ritorno della band napoletana dopo l’omonimo EP d’esordio datato 2019, che ottenne un ottimo riscontro di critica e pubblico.
Ora la formazione capitanata da Marilena Vitale (Fede ‘n’ Marlen) si ripresenta al pubblico, confrontandosi con la musica di Jovine (99 Posse), tra i massimi esponenti del dub/reggae italiano; un affascinante incontro di voci, suoni e linguaggi che rispecchia pienamente il DNA del progetto Azul, che fa della contaminazione la propria vocazione.
Rio è una canzone sul presente
Del resto la stessa canzone ha un testo che spazia dallo spagnolo all’inglese passando per l’italiano. E, ai versi multilinguistici messi in musica dalla Vitale, Jovine ha aggiunto le sue rime in napoletano, rendendo il brano ancor più suggestivo.
«C’è questa frase, “Es como un Rio”, che si ripete come un mantra per tutta la durata del pezzo – spiega Marilena –. E così le immagini che evoca il testo crescono con la musica; come un fiume che dalla fonte avanza e diventa sempre più potente, fino ad aprirsi al mare».
E continua: «Rio è una canzone sul presente, che è un fiume inarrestabile e va dove non c’è l’ombra del passato, né l’incombere del futuro. E ogni cosa è parte del Tutto. Nel presente ci si tuffa e ci si lascia trasportare, seguendo solo il flusso del proprio istinto, non lasciandosi frenare dalle dinamiche esterne che tentano di violare le libertà individuali».
Un videoclip cinematografico
Anche il videoclip che accompagna il brano è una commistione di linguaggi cinematografici ed è stato concepito come un cortometraggio. Diretto da Serena Patricelli, che ne ha curato anche il montaggio, e Domenico Lettera, autore delle illustrazioni, il video, infatti, racconta due storie parallele utilizzando due tecniche diverse.
Così, i disegni animati del primo racconto si sovrappongono alle immagini reali che narrano la seconda storia, quella di un amore vissuto e condiviso da tre persone. E a interpretarle sono Anna Bocchino, Giovanni Gragnaniello e Domenico Lettera, che si muovono lenti e sensuali nella loro intimità domestica.
Invece, l’altra vicenda riguarda sempre tre persone, ma è ambientata nel deserto. E lì, sulla sabbia ardente, un uomo e una donna trovano un altro uomo svenuto. Poi, dopo averlo raccolto e curato, insieme vanno a cercare l’acqua. E trovano prima il fiume (l’individualità) e poi il mare (l’universalità).
Il progetto Azul
Il progetto Azul nasce nel 2019, quando la cantautrice napoletana Marilena Vitale riunisce tre musicisti di caratura nazionale intorno all’idea di realizzare brani in spagnolo con influenze jazz, folk blues e latin. Così, insieme a Dario Di Pietro (Luk, Flamenco Napuleño), Riccardo Schmitt (Ondanueve, Pasquale Catalano) ed Enrico Valanzuolo presenta i primi inediti al pubblico al Teatro Galleria Toledo di Napoli, nell’ambito della rassegna Songs, e al Piccolo Bellini di Napoli nella rassegna del BeQuiet – Concerti al Piccolo Bellini.
Poi, nell’ottobre 2019 la band entra a far parte dell’etichetta discografica Apogeo Records e con questa pubblica il primo disco; un EP omonimo che contiene sei brani scritti in quattro lingue diverse: spagnolo, napoletano, portoghese e italiano. Canzoni che parlano d’amore, d’integrazione e della follia vista attraverso la chiave dell’arte.
Nel frattempo, il gruppo tiene numerosi concerti, anche fuori dalla Campania, e partecipa a vari festival come l’Atella Sound Circus ed Ecosuoni 2021 insieme ai Tre Allegri Ragazzi Morti.
Infine, sempre nel 2021 la formazione si arricchisce di un nuovo elemento, il bassista e contrabbassista Emiliano Berti (Pasquale Aprile band).
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