Rodolfo Conenna, Santobono: «Violenza ragazzi conseguenza post Covid»
Aumentano i casi di violenza tra giovani e giovanissimi napoletani. L’ultimo episodio è stato registrato ieri, nel quartiere Pianura, e a denunciarlo è stato il direttore generale dell’ospedale Santobono-Pausillipon, Rodolfo Conenna.
Infatti, intervenendo a La Radiazza, programma in onda su Radio Marte, il sanitario ha confermato che nella giornata di ieri è giunto al pronto soccorso dell’ospedale partenopeo, deputato alla cura di bambini e adolescenti, un ragazzino con una grave ferita alla testa. Il 12enne, arrivato in gravi condizioni, presentava una ferita alla nuca procurata da una chiave che un coetaneo gli aveva conficcato nel cranio.
Rodolfo Conenna rassicura sulle condizioni del bambino
Intervistato dai conduttori Gianni Simioli e Serena Li Calzi, il medico ha innanzitutto rassicurato sulle condizioni di salute del bambino.
«È stato operato e sta bene – ha dichiarato Rodolfo Conenna –. Però, per questo tipo di ferite del cranio, il rischio d’infezioni post operatorie persiste per qualche settimana. Per ora possiamo dire che l’intervento è riuscito e il paziente non ha riportato danni permanenti. Ma è chiaro che nei prossimi giorni sarà tenuto sotto continua e stretta osservazione per seguire la stabilizzazione della sua guarigione».
La violenza giovanile è aumentata nel periodo post Covid
Poi, non potendo rivelare particolari più specifici del caso, il medico ha voluto fare una riflessione generale sul fenomeno dell’aumento della violenza tra i giovani.
«Al di là della diffusione della violenza a Napoli, ma anche a livello nazionale ed europeo, c’è un aspetto che riguarda i ragazzi. Da tempo ormai, la Società Italiana di Pediatria e l’Associazione degli Ospedali Pediatrici hanno lanciato l’allarme della presenza di un disturbo del comportamento negli adolescenti e preadolescenti nella fase pandemica. Infatti, stiamo registrando a un’impennata di comportamenti psicopatologici, che spesso si tramutano in episodi di aggressività verso gli altri, ma anche di autolesionismo. E i casi sono veramente tanti».
Un fenomeno gravissimo, quello del disagio giovanile post pandemia, al quale gli adulti devono prestare molta attenzione. «Sono stati due anni molto difficile per i ragazzi e ora, com’era prevedibile, ne vediamo le conseguenze – ha dichiarato ancora Conenna –. Ma in questa fase è importante che famiglia e scuola facciano da sentinelle, parlando con i giovani e ascoltandoli. Ed è ancora più importante attivare i servizi territoriali, non solo gli ospedali, per intervenire in tempo. Inoltre, lo Stato ha messo a disposizione anche dei bonus per gli aiuti psicologici, per cui vanno usati anche questi strumenti. Insomma, bisogno stare vicino ai nostri figli e ai nostri alunni, perché i casi di violenza e suicidi tra i giovani sono drammaticamente in crescita».
Se quest'articolo ti è piaciuto e/o l'hai ritenuto utile, fai una donazione per sostenere il blog! Clicca qui per scoprire le ricompense che offriamo in cambio. Grazie per il tuo sostegno!