«Spalletti portami in panchina»: ecco chi è il piccolo Daniele

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È diventato virale il video che riprende l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, prendere in braccio Daniele, un piccolo tifoso azzurro, prima di entrare all’U-Power di Monza, e portarlo via con sé. Il bambino, che in compagnia del padre aspettava l’arrivo delle squadre all’ingresso dello stadio brianzolo, prima di Monza-Napoli, appena ha visto il tecnico toscano avvicinarsi, ha iniziato a urlare: «Spalletti portami in panchina!». E l’allenatore, senza dire nulla, lo ha preso in parola: se lo è caricato su un fianco e ha esaudito il suo desiderio.

Così Daniele si è divertito prima a visitare la squadra negli spogliatoi, poi a calpestare il terreno di gioco e infine si è accomodato in panchina per qualche minuto. «C’erano centinaia di bambini fuori lo stadio che aspettavano il pullman dei calciatori del Napoli e lui era particolarmente smanioso di dare il cinque a tutti – ha raccontato Spalletti a Dazn –. E poi gridava: “Mister! Mister! Portami in panchina con te!”. Allora gli ho fatto fare un giro nello spogliatoio e poi l’ho portato a vedere il campo. E lui faceva: “Wow! Ma è bellissimo! Non ci credo!”. È stato molto carino, poi però purtroppo la partita l’ha dovuta vedere da fuori». E ha concluso: «La presenza di molti bambini così è segno che il calcio avrà un grande futuro».

Quel bimbo che gridava «Spalletti portami in panchina»

Naturalmente, tra ieri e oggi è montata la curiosità intorno a quel bambino che gridando «Spalletti portami in panchina» ha stregato l’allenatore del Napoli. Così, stamattina i conduttori de La Radiazza hanno voluto saperne un po’ di più, ospitando nella trasmissione di Radio Marte, collegato telefonicamente, il padre di Daniele.

«Io sono a Varese da 20 anni e manco da Napoli da sei mesi – ha raccontato Vincenzo a Serena Li Calzi e Gianni Simioli –. E Daniele, che ha sette anni, anche se è nato e cresciuto qui è un napoletano a tutti gli effetti: è tifoso degli azzurri ed è un fan di Franco Ricciardi e Luciano Caldore».

Poi è tornato sull’episodio testimoniato dal video diventato virale sui social network: «Quando ha visto arrivare il mister sembrava avesse visto un Dio. E gli ha detto “Spalletti portami in panchina”. E si sa che il mister è sensibile a queste cose. Così, non se lo è fatto ripetere e, senza dire niente, se l’è portato via. Poi tutto quello che è successo dopo io l’ho saputo dai social network e dalle tv, perché io ho rivisto Daniele solo dopo, quando me l’hanno riportato in tribuna». E ha aggiunto: «Mi ha molto colpito come lo stesso Spalletti ha raccontato quello che ha vissuto Daniele, è stato ancora più emozionante».

«Quello che ci dice l’allenatore non possiamo dirlo»

Ma se Spalletti ha reso molti particolari del suo incontro con il piccolo tifoso azzurro, pare che Daniele non si sia fatto scappare una sola parola: «Da bravo calciatore mi ha detto: “Papà, lo sai che quello che ci dice l’allenatore deve restare in campo e negli spogliatoi” – ha rivelato Vincenzo –. Mi ha solo detto: “Bravo Spalletti, ma il mio allenatore è più bravo”, altrimenti non lo fa più giocare».

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Gennaro Morra

Nato e cresciuto a Napoli, dove vivo attualmente, ho studiato informatica e sociologia. Ho tante passioni, ma quella che coltivo di più è la scrittura in tutte le sue forme. Sono giornalista pubblicista e ho all’attivo un romanzo, una raccolta di poesie, alcuni testi per canzoni, diversi premi vinti in concorsi di poesia e narrativa, collaborazioni con Repubblica Napoli e il Mattino.

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