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“Striature”, a Salumeria Upnea la mostra di Emanuela Auricchio

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

S’inaugurerà domenica 30 ottobre alle 18.30 Striature, la mostra della giovane pittrice napoletana Emanuela Auricchio; le opere dell’artista saranno esposte nella sala interna della Salumeria Upnea, il noto bistrot del centro storico di Napoli sito in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 35. E qui resteranno liberamente accessibili fino al prossimo 30 novembre.

Per l’occasione, dalle ore 18.30 in poi, a Salumeria Upnea torna il Caperitivo, che ritroverà l’abituale cadenza periodica con cui veniva proposto prima della pandemia. Si tratta di un aperitivo-buffet in cui al pubblico viene offerto il cibo, mentre ciò che consuma da bere sarà a pagamento; resta la possibilità di sedersi al tavolo e ordinare la cena come di consueto. E ad accompagnare la degustazione ci sarà il dj-set di Paolo Meo.

Le Striature di Emanuela Auricchio

Formatasi tra Napoli e Granada, Emanuela Auricchio ha fatto del centro storico di Napoli il luogo ideale da cui trarre le sue ispirazioni. Infatti, le sue opere riflettono un retroscena marcatamente emotivo che, se da un lato la spinge a penetrare la sofferenza, dall’altro non le fa perdere la capacità di raccontarla senza giudizio, né timore. Così l’osservatore è libero da ogni condizionamento nell’interpretazione dell’opera.

Altro elemento essenziale della produzione della pittrice napoletana, poi, è la materia. Ecco il motivo del titolo della mostra, che non avrebbe potuto chiamarsi in nessun altro modo, se non Striature. E Striature sono, appunto, i segni che il pennello lascia sulla tela, venature profonde che l’artista esplora e trasferisce nel suo lavoro.

Classe 1998, Emanuela Auricchio trae da Napoli gran parte della sua ispirazione. È nella sua città d’origine, infatti, che cresce e si forma. Ed è qui che nel 2021 si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti, mentre lavora presso la bottega di Francesca Strino. Attualmente studia didattica dell’arte e mediazione culturale.

Ma nel corso della sua formazione non esita a esplorare altre realtà culturali. E allora nel 2019 si reca a Granada, dove ha l’occasione di studiare presso l’Academia de Bellas Artes; esperienza che si rivela fondamentale nel suo percorso, portando nei suoi dipinti una carica espressiva sempre maggiore, conferitale da pennellate sempre più materiche.

Prosegue poi gli studi presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, percorso interrotto per tornare alla sua terra d’origine. È lì, infatti, che si dedica al live painting. E sceglie il centro storico di Napoli come luogo di espressione, coinvolgendo il pubblico nelle sue opere.

La sua ricerca artistica si fonda sulla modulazione della materia intesa come strumento di espressione e su una linea figurativa che funge da guida per l’occhio dell’osservatore, accompagnandolo attraverso l’emotività del colore. Questa poetica stilistica trova riscontro in figure femminili in cui una tavolozza dichiaratamente espressionista si accosta ad applicazioni di oro foglia, un suo elemento ricorrente.

Il progetto Salumeria Upnea

Locandina della mostra Striature che la pittrice Emanuela Auricchio porta alla Salumeria Upnea

Ora Emanuela Auricchio porta la sua mostra, Striature, in un luogo che solo apparentemente sembra estraneo a un’esposizione pittorica. Ma, in realtà, Salumeria Upnea non è un semplice bistrot, avendo come mission quella di coniugare tradizione culinaria, arte e cultura.

Così, oltre a un menù che spazia dai panini artigianali ai piatti della tradizione, realizzati con prodotti di altissima qualità, l’atmosfera è uno dei motivi che fa di Salumeria Upnea tappa obbligata per turisti e residenti. Essi, infatti, trovano nel locale riferimenti alla tradizione, elementi della cultura pop partenopea ed esposizioni fotografiche permanenti. E tutti questi elementi dialogano armonicamente con lo stile industrial che caratterizza la struttura. Insomma, come recita il claim che caratterizza il locale, “Così si fa!” per realizzare un ristorante/bistrot in cui l’attenzione al cibo di qualità, cucinato rispettando o rivisitando la tradizione, s’incontra con la passione per le arti.

A seguito della pandemia da Covid-19, poi, si è sfruttato quel tempo “vuoto” per prendersi cura dell’ambiente circostante. Così, il vicolo antistante al bistrot è stato ampiamente riqualificato; da luogo abbandonato qual era, dopo un lungo lavoro di ristrutturazione, è diventato una romantica location. E ora è un posto dove poter pranzare, cenare o semplicemente consumare un aperitivo e, al contempo, ammirare i coloratissimi murales di Michele Wuk. Diventati celebri in città, le tre opere raffigurano un Cristo con la mascherina che vigila sul distanziamento sociale, l’Ultima Cena e la copertina dell’album Terra mia di Pino Daniele.

«Il progetto di Salumeria nasce da un’enorme passione che ci ha portati dalla chimica alla cucina, spingendoci a ricercare il sapore dei singoli prodotti nel loro momento di apice – racconta lo chef e socio fondatore, Luigi Crispino –. Un lavoro più approfondito sul giusto pezzo di carne, una selezione attenta della verdura e una scelta accurata del vino in accompagnamento ci permettono di esplorare nuovi piaceri del gusto e di evitare gli sprechi».

La Salumeria Upnea è aperta dal lunedì alla domenica, tranne il mercoledì, dalle 12,15 alle 16,15 e dalle 19 alle 23,45.

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Redazione ilFattoNapoletano.it

IlFattoNapoletano.it è un blog informativo su ciò che succede a Napoli e d’intorni e nasce con l'intento di fornire ai lettori focus e spunti di riflessioni su determinati aspetti inerenti la vita della città.

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