“Uno chef per amico”, solidarietà e inclusione davanti ai fornelli
La manifestazione Uno chef per amico, svoltasi il 29 maggio scorso e giunta alla terza edizione, non è un evento enogastronomico come gli altri. Il suo scopo, infatti, è affiancare a professionisti della ristorazione – circa 40 tra cuochi, pasticceri, pastry chef, master griller, pizzaioli – dei ragazzi autistici, per favorire e implementare l’emersione delle loro potenzialità e capacità, trasformandole in competenze spendibili in quest’ambito lavorativo.
Arte, gusto, convivialità e solidarietà sono questi, dunque, gli ingredienti di una serata, ideata dall’event designer Mirella Greco, che ha registrato il tutto esaurito e ha visto una grande partecipazione di pubblico e autorità. A Uno chef per amico erano presenti, infatti, anche il neo sindaco di Ottaviano, Biagio Simonetti, il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, l’ex senatore Francesco Urraro e il consigliere regionale Massimiliano Manfredi.
Uno chef per amico crea anche opportunità di lavoro

Uno chef per amico, insomma, è un evento che opera a 360 gradi per l’inclusione, valorizzando le differenze che contraddistinguono ogni persona, per armonizzarle con il contesto. Un potenziamento individuale e collettivo che passa attraverso la strada dell’inserimento lavorativo, perché soltanto attraverso il lavoro può esserci indipendenza e un reale processo di consapevolizzazione e partecipazione sociale.
E sono proprio questi i valori promossi dall’Associazione #Micolorodiblu Onlus (il blu è il colore che rappresenta l’impegno a favore dell’inclusione dei ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico) che ha organizzato la serata presso il Casale Irfid di Ottaviano. Inoltre, l’Isis De Medici, diretto Vincenzo Falco, che prepara i suoi studenti attraverso percorsi enogastronomici e ricettivi, attività molto importanti per una regione ad alto potenziale turistico come la Campania, ha “prestato” all’evento ben 91 studenti definiti “speciali”.
Un contributo particolare per la riuscita della manifestazione è stato assicurato, poi, dagli chef organizer Tommaso Foglia e Gennaro Langellotti: «Chi è più fortunato ha il dovere di donare il proprio tempo e impegnarsi in iniziative di responsabilità sociale in modo che nessuno resti indifferente a queste problematiche – hanno dichiarato –. Ma cosa ancor più importante è fare rete, ciascuno con la propria professionalità, per aiutare questi ragazzi a entrare nel mondo del lavoro, perché il lavoro è un diritto e tutti devono avere almeno una possibilità».
Nel corso della serata, condotta dalla giornalista Rosa Iandiorio, c’è stato anche spazio per l’intrattenimento educativo grazie agli interventi di Andrea Sannino, Ciro Alma e Antonio D’Aquino della serie tv Mare Fuori. Inoltre, il pubblico ha potuto apprezzare alcune esibizioni aeree e leggiadre, figlie dell’arte circense, che coniugano bellezza, tenacia e impegno quotidiani.
Una raccolta fondi per i corsi di formazione

Ma Uno chef per amico ha anche lo scopo di raccogliere fondi per contribuire a realizzare corsi di formazione per ragazzi autistici, in maniera tale da disvelare e nutrire le loro abilità e potenzialità. E i buoni risultati di questi corsi sono tangibili: a nemmeno 24 ore dalla fine dell’evento il pizzaiolo Luca Doro di Macerata Campania ha offerto un regolare contratto di lavoro retribuito ad Alessandro, un talentuoso partecipante all’evento.
Ed è questo l’effetto concreto di un lavoro che dev’essere comunque coadiuvato: «Non vogliamo sostituirci alle istituzioni, ma accompagnarle – sottolinea Maria Gallucci, presidente Associazione Micolorodiblu Onlus –. E costruire insieme un percorso proficuo, sinergico e condiviso che dia risultati di occupazione, e quindi di dignità, nel breve e medio periodo».
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