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Verona-Napoli 1-2: doppio Osimhen per continuare a sognare lo scudetto

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Verona-Napoli doveva dire se davvero gli azzurri credono ancora alla possibilità di giocarsi lo scudetto, come aveva dichiarato Victor Osimhen in settimana. E in campo la conferma è giunta innanzitutto dallo stesso nigeriano, che con due colpi dei suoi ha contribuito a portar via dal Bentegodi tre ponti importantissimi.

Ma al di là della doppietta, che lo porta a 14 gol in stagione, di cui nove segnati in campionato, l’attaccante ha avuto il merito di essere il trascinatore della squadra. Infatti, proprio lui che non è certo il veterano del gruppo, per tutto il tempo ha incitato i compagni, chiamandoli al pressing. E, probabilmente, ci voleva un calciatore con la sua rabbia agonistica e fame di vittoria per espugnare un campo storicamente ostico come quello di Verona. Se poi questo è lo stesso uomo che mette a segno i due gol vittoria, non si fatica a capire chi sia stato il migliore in campo, anche senza aver visto la partita.

Verona-Napoli si sblocca dopo 13 minuti

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Comunque, è tutta la quadra che ha approcciato bene alla partita, anche se in certe occasioni si sono rivisti gli stessi errori commessi contro il Milan nella conduzione del contropiede.

Ma stavolta, a differenza della gara contro i rossoneri, il Napoli è riuscito a capitalizzare il dominio in campo. Così, al 14’ Di Lorenzo batte un fallo laterale per Politano, che punta Ceccarini e lo supera arrivando sul fondo; qui il numero 21 prova a crossare col destro, il suo piede debole, e l’assist si rivela perfetto per Osimhen. Il nigeriano si stacca da terra in maniera imperiosa e batte Montipò con un gran colpo di testa.

Dopo l’1-0, a dimostrazione del fatto che la giornata è quella giusta, gli azzurri continuano a macinare gioco; il Verona, invece, non si rende mai pericoloso. E al 22’ il Napoli replica l’azione che l’ha portato in vantaggio. Stavolta Di Lorenzo da fallo laterale pesca Anguissa, che se ne va sul fondo e mette in area un pallone rasoterra; la difesa gialloblù respinge la palla proprio sui piedi di Fabian Ruiz, che ha il tempo di sistemarsela sul sinistro per battere a rete, ma il portiere respinge il tiro lateralmente.

Poi al 40’ ancora il numero 8 azzurro riceve palla nella sua metà campo e, approfittando della difesa veronese sbilanciata, arriva fino al limite dell’area avversaria, aggira un difensore e prova un tiro a giro col destro che termina largo. E in pratica il primo tempo finisce qui, perché fino al doppio fischio dell’arbitro non accade più nulla di rilevante.

Il Napoli raddoppia ancora grazie a un fallo laterale

La seconda frazione di gioco di Verona-Napoli prosegue sulla stessa falsa riga della prima. E al 71’ i partenopei replicano ancora l’incursione sulla destra da fallo laterale. Ma stavolta è Elmas a trovare Di Lorenzo con le mani; il terzino approfitta della distrazione di Ceccarini, entra in area indisturbato e appoggia il pallone a Osimhen. E l’attaccante, solo a centro area, batte Montipò con un preciso piatto destro.

A questo punto gli azzurri si adagiano un po’ e cinque minuti dopo il Verona dimezza lo svantaggio. Gli scaligeri fraseggiano insistentemente sulla sinistra finché Tameze non trova il varco giusto per crossare; il pallone spiove al centro area, dove Faraoni salta indisturbato e batte Ospina con un preciso colpo di testa.

Il gol dà nuova linfa ai veronesi per impattare la gara; ma all’83’ le velleità gialloblù vengono spente dall’espulsione di Ceccarini, che prende il secondo cartellino giallo per un fallo di mano a centrocampo. E cinque minuti dopo è Mario Rui che prova a chiudere la gara, ma il destro colpisce l’incrocio dei pali della porta difesa da Montipò.

Questo è l’ultimo sussulto di un Verona-Napoli intenso, che negli ultimi minuti di gioco, di cui cinque di recupero, non offre altre emozioni. Così gli azzurri guadagnano tre punti importantissimi, che gli consentono di scavalcare l’Inter (i nerazzurri hanno sempre una partita da recuperare) e tornare al secondo posto. La corsa scudetto continua e la notizia è che il Napoli ci crede ancora.

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Gennaro Morra

Nato e cresciuto a Napoli, dove vivo attualmente, ho studiato informatica e sociologia. Ho tante passioni, ma quella che coltivo di più è la scrittura in tutte le sue forme. Sono giornalista pubblicista e ho all’attivo un romanzo, una raccolta di poesie, alcuni testi per canzoni, diversi premi vinti in concorsi di poesia e narrativa, collaborazioni con Repubblica Napoli e il Mattino.

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